“Zero discarica, 100% recupero” è uno slogan pensato da Core S.p.a che bene fotografa la visione di un sistema di gestione dei rifiuti in grado di eliminare quasi, lo smaltimento in discarica al termine dei vari processi di raccolta, trattamento e recupero. Stiamo parlando di un ciclo che vede la raccolta, il riciclo di materia, il recupero energetico e la valorizzazione a questo punto anche delle scorie post combustione, che ancora oggi vanno a finire in discarica.
E’ stato l’ufficio Ambiente del Core, che ha evidenziato circa un anno fa, attraverso uno studio-ricerca sostenuto anche da Cial (consorzio imballaggi alluminio) come fosse possibile grazie a nuove tecnologie, pensare ecologicamente ed economicamente, ad una gestione integrata dei rifiuti, che prevedesse al termine delle diverse fasi, il recupero dei materiali presenti nelle scorie da incenerimento.
I materiali recuperabili dal trattamento delle scorie sono metalli ferrosi e non e quel materiale cosiddetto inerte, che consente il reimpiego anche in campo edile.
Il sistema assume una fondamentale importanza, perché oltre ad eliminare la discarica, permetterebbe il reimpiego dei materiali per la produzione di nuovi beni durevoli,(ad esempio biciclette, caffettiere)oppure essere impiegato nelle costruzioni di elementi di trasporto( moto, cerchioni per auto) o rientrerebbe nel ciclo dell’edilizia (maniglie, finestre,porte). Oppure, attraverso il riutilizzo delle scorie trattate in sottofondi stradali diventerebbe utile per la produzione del calcestruzzo e cemento con potenzialità di sviluppo in ottica di Green Pubblic Procurement, ossia ispirandosi a quel criterio ambientale e di salute al quale dovranno sottostare le Pubbliche amministrazioni in tema di acquisti.
Le tecnologie convenzionali , consentono un recupero di circa il 50% dell’alluminio contenuto nelle ceneri pesanti Il ricorso a tecnologie più innovative può permettere di raggiungere il 70/ 80%. Insomma il vecchio adagio, molto caro anche ad una certa idea di economia green, per cui non ” si non si butta via niente” , sarebbe una realtà ancora più vicina.
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